1
Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori
2
Pensier (dicea), che 'l cor m'agghiacci et ardi
3
La verginella è simile alla rosa – Ma non sì tosto dal materno stelo
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Vaghi boschetti di soavi allori
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Tra le purpuree rose e i bianchi gigli
6
Non tanto il bel palazzo è sì eccellente
7
Era il bel viso suo, quale esser suole – E ne la face de' begli occhi accende
8
Liete piante, verdi erbe, limpide acque
9
Queste non son più lagrime che fuore
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Queste non son più lagrime che fuore
11
Queste non son più lagrime che fuore
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Questi ch'indizio fan del mio tormento
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Non rumor di tamburi o suon di trombe
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Se ben non veggon gli occhi ció che vede
15
Gli sdegni, le repulse e finalmente
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Di qua di la va le noiose piume
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Deh perché voglio anco di me dolermi? - Dunque fia ver (dicea) che convenga
19
Dunque baciar sí belle e dolce labbia – Se tu m'occidi, è ben ragion che deggi
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Scarpello si vedrà di piombo o lima
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Or se mi mostra la mia carta il vero – Sento venir per allegrezza un tuono